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  • Serena Attanasio
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    Alcune proposte di Ilaria hanno fondamento normativo, come gli obblighi in materia di CAM e di digitalizzazione delle procedure informatiche. Importante è pertanto a mio avviso un monitoraggio e controllo che tali attività siano effettivamente messe in campo.
    Condivisibile l’idea di introdurre,- ed infatti anche io li ho previsti nel piano-, strumenti premianti nel processo di valutazione della performance per comportamenti di “buona amministrazione” improntati ad una gestione efficiente delle risorse pubbliche.

    in risposta a: AMMINISTRARE "in" TRASPARENZA #1300

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Assolutamente d’accordo con Diego che ha focalizzato il problema della programmazione nella gestione delle risorse pubbliche. La mancata programmazione, come segnalato anche da Anac, porta a frazionamenti degli appalti, affidamenti diretti e a possibili condotte illecite.
    Fondamentale e utilissima la formazione e l’aggiornamento dei Vertici (Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali) con particolare attenzione ai temi della programmazione, del bilancio, del Codice dei contratti, delle norme anticorruzione, della trasparenza e della sicurezza del lavoro.

    in risposta a: Stop Corruzione #1299

    Serena Attanasio
    Partecipante

    L’idea proposta di adottare sanzioni concrete soprattutto in sede disciplinare volte a fungere da deterrente dovrebbe essere la regola della buona amministrazione. Ahimè come sappiamo, i provvedimenti disciplinari vengono adottati in situazioni solo molto gravi o a seguito di provvedimenti dell’Autorità penale. Credo che occorra un maggiore controllo da parte dei dirigenti e maggiore senso di responsabilità.


    Serena Attanasio
    Partecipante

    Trovo molto interessante l’idea di sensibilizzare il dipendente pubblico ad operare nella consapevolezza del ruolo ricoperto, delle competenze possedute e della esperienza acquisita, coinvolgendolo nel sistema, sviluppando il senso di appartenenza alla comunità. Condivido l’idea di Andrea di dare la possibilità a tutti i dipendenti di formulare proposte per le aree di propria competenza. L’idea, anche di altri, di creare dei tavoli permanenti di confronto, può essere sicuramente un’ottima soluzione.

    in risposta a: La corruzione! Fenomeno diffuso dell’oggi ma anche del domani? #1296

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Condivido in pieno l’impostazione del piano che come il mio vede coinvolte le scuole di ogni ordine e grado. Anche a mio avviso è fondamentale far crescere e sviluppare la cultura dell’etica fin dalla giovane età.

    in risposta a: "La migliore prevenzione è la formazione" #1295

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Condivido, come esposto anche nel mio piano, l’importanza alla formazione. Interessante la proposta di inclusione tra le materie oggetto di pubblico concorso sia della normativa in materia di “anticorruzione” sia più in generale dei principi etici. Molto spesso, per esperienza, tali tematiche sono tralasciate e tenute in scarsa considerazione anche per concorsi di livello dirigenziale.
    Sulla rotazione, rivedrei la tempistica e i soggetti coinvolti, andando a toccare quelli che si occupano di tematiche ed attività a rischio definito a livello medio-alto.

    in risposta a: TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI #1294

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Condivido pienamente, come anche da me proposto, l’introduzione di una formazione diffusa e specifica in materia di educazione alla legalità.
    Interessante anche la formazione per i dipendenti pubblici in materia di whistleblowing. Affinché tale strumento funzioni è necessario che sia conosciuto non solo come canale: è fondamentale che siano conosciute le tutele che la legge prevede a favore di chi si espone.

    in risposta a: La corruzione legale #1293

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Il tema della discrezionalità è sì tema dibattuto proprio in relazione alla normativa in materia di appalti pubblici. L’ampia discrezionalità dice Elena “regala” spazi a chi intende delinquere. Il nuovo codice amplia si questa sfera di discrezionalità ma introduce le linee guida. Al RUP viene assegnato l’obbligo di motivazione in merito alle scelte adottate. Per quanto ho potuto constatare e per quanto si apprende dagli organi di stampa, la corruzione continua ad essere presente e anche prima del Nuovo Codice, in presenza di una disciplina dettagliata e “blindata”, le condotte deviate hanno comunque potuto trovare i loro spazi. Condivido sicuramente la necessità di dare immediata pubblicazione dei provvedimenti, anche se ad oggi l’obbligo normativo di cui all’art. 29 comma 2 del Codice è stato di recente abrogato.

    in risposta a: EDUCAZIONE AL SERVIZIO PUBBLICO #1292

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Condivido pienamente l’importanza assegnata al controllo di gestione. Esso deve essere uno strumento infatti non solo mirato alla valutazione della performance ma, come giustamente esposto da Manuela, deve essere una lente attenta con la quale poter analizzare i processi e poter verificare efficacia efficienza ed economicità dei procedimenti. La creazione di un ufficio dedicato al controllo di gestione diviene fondamentale in ogni buona organizzazione e che abbia anche una formazione in materia di anticorruzione al fine di riconoscere e prevenire comportamenti deviati e la malaadministration.

    in risposta a: UN P.T.P.C. è POCO E DUE NON SONO TROPPI. #1291

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Interessante e sicuramente utile la proposta di un creare più Piani Anticorruzione al fine di creare dei piani corrispondenti alle diverse realtà all’interno di tutte le strutture del Ministero della Difesa.
    La rotazione dei responsabili amministrativi e sicuramente auspicabile ma credo che debba essere comunque prevista per tutte le figure coinvolte in settori qualificate a medio/alto rischio.


    Serena Attanasio
    Partecipante

    Molto interessante e stimolante il piano proposto da Antonia. I suoi spunti sono molto validi. Mi sono occupata anche io per alcuni anni di gestione e rendicontazione di fondi europei ed anche io ho dovuto confrontarmi con scarsa conoscenza della materia da parte del personale coinvolto e scarsa attenzione alla formazione. Molto tempo veniva così dedicato all’autoformazione. I manuali, magari in italiano e aggiornati, sono fondamentali in tali attività. Al fine di evitare distorsioni e condotte deviate in tali ambiti occorre che vi siano attenti controlli in fase di progettazione.

    in risposta a: Operazione coinvolgimento. #1289

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Interessante la proposta di Francesco di creare un canale interno di scambio all’interno dell’intranet aziendale. Ottima anche l’idea di creare dei tavoli di confronto con la partecipazione di rappresentanti per tutti i settori coinvolti adottando la tecnica formativa del cooperative learning.

    in risposta a: piano di prevenzione dei rischi #1288

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Il piano riguarda l’ente in cui lavoro e, per quanto ho potuto leggere, è un ottimo piano ed integra in modo eccellente quanto prodotto e proposto al Consiglio dall’Ufficio Affari Generali Amministrazione e Personale. Molta attenzione viene dedicata agli obblighi di trasparenza e condivido pienamente l’impostazione di dare la più ampia informazione in merito a tutte le attività dell’Autorità. Forse mi aspettavo di leggere, come Carmen, degli spunti creativi e di più ampio respiro. Come segnalato da altro collega, ritengo che la casella di posta dedicata alle segnalazioni di whistleblowing, e solo su canale interno, non sia strumento sufficiente secondo quanto previsto dalla normativa vigente e sottolineato da Anac, in quanto non consente anche agli esterni (dipendenti di affidatari di appalti) di segnalare condotte illecite.


    Serena Attanasio
    Partecipante

    Condivido ahimè quanto espresso da Valentina e avendo lavorato per più di 18 anni in un ente locale comprendo e capisco le sue lamentele. Come da lei è espresso, è fondamentale che sia previsto un mansionario, ovvero ogni struttura determini l’articolazione degli uffici con chiara individuazione del personale assegnato e dei compiti ad esso spettanti.Ciò a garanzia di chi ben opera ed al fine di evitare distorsioni del sistema. Proprio la mancanza di disciplina e il mancato successivo potere di controllo crea in ambienti non sani la riproduzione di condotte deviate.

    in risposta a: Il Dipendente Unito e la poca conoscenza del PTPCT #1286

    Serena Attanasio
    Partecipante

    Trovo molto utile la creazione di un gruppo di lavoro Interateneo con profili anche diversi, amministrativi, tecnici e didattica, dove poter confrontarsi e offrire spunti di riflessione e non solo in materia di anticorruzione. La rotazione degli incarichi magari credo che sia importante che sia prevista non solo per i ruoli “manageriali” in senso stretto.

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